lunedì 11 gennaio 2010

Serie D. Il derby di Rossano si conclude a reti bianche

ROSSANESE: Ramunno, Accaputo, Carrozza, Giuffrida (28'st Dominguez), Morano, Mancini, Maio (23'st Calomino), Catalano, Vegnaduzzo, De Simone, Zangaro (32'st Potestio). a disposizione: Ebanista, Blaiotta, Spinelli, Vasso. all. Mario Cimino
HINTERREGGIO: Pratticò, Cutrupi, Quintoni, Caputo, Sinicropi A., Benci, Zampaglione, Lavrendi, Cormaci (38'st Versaci), Crucitti (45’ st Merenda), Borghetto (32’ st Postorino). a disposizione: Tiziano, Pacera, D’Agostino, Sinicropi G.. all. Felice Melchionna
NOTE: Spettatori 1000 circa, giornata fredda e piovosa, terreno di gioco appesantito dalle abbondanti piogge, ammoniti: Accaputo, Catalano e Zangaro (R), Cutrupi, Benci, Cormaci e Borghetto (H); angoli: 3-1; mister Costantino (R) in tribuna per squalifica; recupero 2’pt e 4’st. La Rossanese ha giocato con il lutto al braccio in memoria di Pasquale Ramunno, papà del portiere rossoblu Francesco.
ARBITRO: Marco Zappatore di Traranto
ASSISTENTI: Ivano Marco Orsini di Casarano e Angelo Sirsi di Lecce
ROSSANO – Una partita di certo non bella, quella assistita ieri pomeriggio allo “Stefano Rizzo” tra Rossanese ed HinterReggio, condizionata tantissimo dalla pioggia e dal pesante terreno di gioco ancora in affanno. Tanto da scaturire nel finale un pareggio a reti bianche che ha regalato solo sbadigli a iosa e, nel totale, solo tre azioni da brividi: due nei primissimi minuti di gioco ed entrambe di marca rossoblu e una a firma ospite proprio sullo scadere di gara dove “blindo” Ramunno, ancora una volta si è superato. Un punto a testa, quindi, e tutti a casa con un morale impassibile su entrambe i fronti. Anche se i reggini ritornano in “patria” con un punto voluto e guadagnato, ottimo in chiave salvezza. Un match cupo, insomma, che ha avuto inizio con il vivo ricordo di Pasquale Ramunno, papà del roccioso pipelet bizantino, scomparso prematuramente nei giorni scorsi, ed al quale il pubblico presente ieri sulle tribune ha tributato un lungo applauso. Intanto sulla panchina biancoceleste si è rivisto mister Melchionna, rientrato dopo l’esonero, che in campo ieri ha dovuto fare a meno del forte Niscemi, bloccato dall’influenza, e dell’esperto difensore Alessandro Caridi, squalificato. Massima fiducia, quindi, al solo Zampaglione in avanti che alla fine, però, risulterà evanescente. Sul fronte di casa, invece, l’imperatore Costantino, piazzato in tribuna Crosetto al freddo e all’acqua per via della squalifica, cede il posto in panchina a Mario Cimino e schiera in campo sin da subito, nell’ormai classico 4-2-3-1, il giovane, ma ancora una volta troppo nervoso, Vito Zangaro a fare da sponda al “tanque” Matias Vegnaduzzo, reduce dall’infortunio. Di contro Melchionna predispone i suoi con un arcigno 4-3-3 taroccato in un 4-5-1 votato molto alla fase difensiva, nella quale sbaglieranno poco o nulla.
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